Fui svegliato nel cuore della notte dal cardiochirurgo più famoso della città. Impiegai un po’ a capire cosa stesse dicendo anche perchè avevo preso la sveglia al posto del telefono. Il caso sembrava interessante. Durante un delicato intervento era sparito dalla sala operatoria il nuovo pacemaker del paziente. Se non fosse stato ritrovato entro un’ora ed installato nel cuore il paziente sarebbe deceduto.
Saltai giù dal mio nuovo letto futon con il risultato di procurarmi innumerevoli ematomi al viso e alle ginocchia. In bagno scivolai sulle pietre del fiume Chubu della vasca da bagno con il risultato di procurarmi nuovi ematomi all’osso sacro. Prima di svenire li contai: in tutto erano 27, così scrissi con una canna di bambù un promemoria con l’intenzione di cambiare arredatore, poi svenni.
In macchina arrivai di corsa all’ospedale.
Non trovai parcheggio e la lasciai in una via adiacente, sicuro di ritrovarla senza problemi, essendo io un investigatore privato.