ALL’ULTIMO MINUTO

Tosacani con cuffia

Fui svegliato nel cuore della notte dal cardiochirurgo più famoso della città. Impiegai un po’ a capire cosa stesse dicendo anche perchè avevo preso la sveglia al posto del telefono. Il caso sembrava interessante. Durante un delicato intervento era sparito dalla sala operatoria il nuovo pacemaker del paziente. Se non fosse stato ritrovato entro un’ora ed installato nel cuore il paziente sarebbe deceduto.

Saltai giù dal mio nuovo letto futon con il risultato di procurarmi innumerevoli ematomi al viso e alle ginocchia. In bagno scivolai sulle pietre del fiume Chubu della vasca da bagno con il risultato di procurarmi nuovi ematomi all’osso sacro. Prima di svenire li contai:  in tutto erano 27, così scrissi con una canna di bambù un promemoria con l’intenzione di cambiare arredatore, poi svenni.

In macchina arrivai di corsa all’ospedale.

Non trovai parcheggio e la lasciai in una via adiacente, sicuro di ritrovarla senza problemi, essendo io un investigatore privato.

Continue reading

La piccola venditrice di accendini a gas

venditrice di accendini 2 pp

Ci fu una volta una notte di Natale così fredda che persino Santa Claus preferì spedire i regali ai bambini di tutto il mondo a mezzo spedizioniere. Piuttosto che andarsene in giro con 78 gradi Cassius sottozero, quell’anno lasciò  a riposo slitta e renne e rimase a godersi il tepore del grande camino di casa sua, steso su di una pelle d’orso vivo e con una bottiglia di buon limoncello di Sorrento.

Barbarella, la piccola venditrice di accendini a gas da tutti conosciuta come Nunzia, avanzava faticosamente sul marciapiede ghiacciato con la pesante tracolla, mentre un vento gelido carico di fiocchi di neve taglienti come rasoi le sferzavano il viso già deturpato dall’acne giovanile.

Le espadrillas rosse che portava ai piedini pieni di geloni erano ormai ridotte a due miseri, inzuppati straccetti. Incrociò sul marciapiede un distinto signore che teneva con la mano un prezioso Borsalino sulla testa per evitare che il vento glielo portasse via. “Buon Natale, signore, vuole comprare uno dei miei accendini? Costano poco e ne ho di tutti i colori.” chiese con vocina esile. “Vaffa a te ai te i tuoi accendini, brutta striminzita, ho appena perso il vizio del fumo! ” rispose indispettito il distinto signore dal cappello prezioso. Continue reading

Io e la mia maestra, memorie di un bambino

bimbo

Da bambino alle elementari avevo una maestra molto giovane e carina. Me ne innamorai subito quando ci insegnò a fare le aste e le virgole. Alla festa per la fine del primo anno scolastico le regalai una collana di perle che avevo rubato a casa di mia zia e lei mi ringraziò con una carezza. Rimasi deluso quel giorno: io speravo in un bacio con la lingua. Una volta, in seconda elementare, le tastai il sedere passando vicino alla cattedra. Mi mise per tre giorni dietro la lavagna. Il problema era che la lavagna della nostra aula era inchiodata al muro ad un metro e mezzo da terra. Quell’ esperienza mi fece desistere dai miei tentativi di conquistare il suo cuore per tutto il terzo anno, nel quale mi dedicai esclusivamente allo studio. In quarta decisi di provarci sul serio, ed un giorno, mentre eravamo solo noi due al doposcuola abusai di lei più volte. Fu la mia fine. Da quel momento minacciò di mettermi sette in condotta se non avessi continuato a farlo per il resto dell’ anno e fino agli esami di quinta elementare. Qui ebbi il massimo dei voti. Ancora oggi conservo un bel ricordo della mia maestra.”

The Great Pear in the Sky

FLASH D’AGENZIA – Ieri sera alle 18:01 nelle vicinanze di Brescia è stato avvistato un oggetto sconosciuto di grandi dimensioni. L’oggetto non identificato è stato visto da molte persone del luogo. I testimoni affermano che è rimasto immobile per 5-6 minuti a poca distanza dalle case, dopodiché ha emesso un forte bagliore ed é partito a grande velocità in cielo in direzione Nord-ovest. grande pera in mezzo al cielo copia